3° Trofeo Bagno di Romagna Terme, B. di Romagna (Fc) – Km 14,6 – Domenica 7 Agosto 2011

Ieri ho conosciuto Lucia. Così inizia il racconto della mia gara a Bagno, perché Lucia fa interamente parte della gara di ieri ed è il bello di quello che ti succede a volte quando sei lì a schiattare di fatica e incontri un sorriso allegro e luminoso che ti rinfranca e ti accompagna fino alla fine. Ma partiamo con ordine.
Bagno di Romagna è un paese delizioso arrampicato sulle colline dell’Appennino Romagnolo, famoso per le acque termali, gli alberghi di lusso e il buon cibo.
Mi dice Dani che c’è una gara lì la domenica alle cinque. Si prevedono 35 gradi, ma per sfuggire alla spiaggia farei anche il salto triplo carpiato e dico va be’ non sarà poi peggio di Carpegna. Il guaio di quando fai certe gare è che poi ti senti forte e dici, se ho fatto quella posso fare pure questa, e insomma è una specie di cane che si mangia la coda e non se ne esce più.
Così partiamo per Bagno lasciando i figli in una riviera canicolare e affollata. Ho un vestitino estivo e mi metto gli abiti da gara in auto. Sono incantata al paesaggio di valli maestose e inaspettate, colline diverse da quelle che frequento abitualmente che sono più dolci e arrotondate. Sto zitta, non parlo, penso alla gara, al perché non riesco a starmene tranquilla ogni tanto e a rilassarmi come tutti. Quando arrivo mi accorgo che non sono solo io così evidentemente: vedo decine e decine di podisti che portano in salvo i loro modesti pacchi gara (scoprirò poi che quello che ti davano alla partenza era solo metà pacco, il resto una volta arrivati… quando si dice la fiducia…). Molta gente. Gente diversa dal solito. Gente sparsa. La Romagna è allegra vivace colorata chiassosa anche quassù.
Alla partenza c’è il palestrato che fa stretching per farsi notare e l’anziano che ti racconta la gara. Mi guardo intorno e rimango sempre affascinata e colpita da questa umanità variegata delle partenze delle gare. Un piccolo pezzo di mondo speciale raccolto in una piazza all’ombra della chiesa.

Con noi c’è Marco che gira attorno alla Piazza con gli occhi attenti e reattivi, sembra un puledro. Entra nei ranghi alla fine, è caldo e concentrato. Teso. Sa che può fare bene, queste sono le gare che lui ama, il tempo di una foto della Vale, poi lo vedo andare, si fa spazio per arrivare davanti.
Partiamo in perfetto orario. Il primo pezzo lo ricordo allucinante. Una corsa verso San Piero in Bagno, una striscia infuocata di asfalto e rotonde. Mi aggrego con un terzetto, soffro ma ho un buon ritmo. Penso che la gara non è neanche iniziata e già c’è da morire così, mi deprimo. E’ brutto l’inizio, non è mai facile, è caldissimo, è rovente, e io schiatto sapendo di dovere ancora iniziare. Passano così 5 km fino a che inizia la salita, preannunciata da un minaccioso cartello INIZIO SALITA. Peraltro il ristoro di INIZIO SALITA ha finito l’acqua e il mio sconforto aumenta.
Dico no, senz’acqua no! Mi fermo. Arriva gente con dell’acqua nelle taniche. Si scusa. Bevo. Non posso senza bere. E riparto. Passi piccoli e testa bassa. Questa è la salita, fino a che si può. Poi passi lunghi e marciare, quando non se ne può più. Qui mi sono messa dietro il gonnellino svolazzante della Lucia ad ansimarle sul collo. Scusa se mi attacco ma altrimenti mi deprimo, le dico. Lei mi fa, non ti preoccupare deprimiamoci insieme. Così ho iniziato a divertirmi. Abbiamo chiacchierato tutto il tempo, rischiato di sbagliare strada due o tre volte, salutato l’universo mondo sulla nostra strada, parlato di corse presenti passate future. Bello quando una corsa evolve e diventa un incontro. Con un paesaggio, una montagna, una persona, una parte di te.
La salita non finisce mai, arriviamo al santuario di Corzano che io credo erroneamente essere una sorta di punto d’arrivo. Errore, grave errore. Da qui inizia la terza parte di questo imprevedibile pomeriggio. Inizia il bosco. Dunque discesa nel bosco, sassi, radici, frasche, mulattiere, un ponte tibetano (!). Suggestioni stupende, gente allegra e ristori forniti. Mi sembra una terza gara differente dalle prime due, asfalto e salita. E io nel bosco come in una favola, ma senza il lupo. Ci sarà dunque un lieto fine di questa gara sorprendente e variegata, molto mossa e mai uguale. Appena ci capivo qualcosa, cambiava, appena ci prendevo la mano, cambiava. Già, ora ricordo. Come la vita. Si trovano sempre agganci. Mi perdo in questo finale. È ora di arrivare e tiriamo fuori le gambe. Ci divertiamo e corriamo libere, con il mare dentro, come ne “il mare dentro”. Arrivate insieme dividiamo il nostro premio, come abbiamo diviso la gioia e la fatica di questo pomeriggio fuori dal coro del divertimentificio. Perché ognuno si diverte come vuole, e noi (oltre che in molti altri modi, sia ben chiaro) ci divertiamo così.

Anna

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I tempi dei nostri atleti al 3° Trofeo Bagno di Romagna Terme

Pos. Ass. Pos. Cat. Pett. Atleta Cat. Tempo Passo medio
45 240 MANENTI MARCO MM35 1:05:14 4:28
158 238 MORETTI DANILO MM40 1:29:38 6:08
167 239 ANGELI ANNA MF40 1:36:48 6:38

La classifica completa della gara è disponibile qui.

 

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