26ª Venicemarathon, Venezia (Ve) – Km 42,195 – Domenica 23 Ottobre 2011
Il ritorno in albergo è stato impegnativo. Arrivo che piango. Dani mi raccoglie, letteralmente. Sono un mucchio dolorante di fatica muscoli tritati e ossa rotte. Mi appoggio a lui per uscire dalla bolgia. Mi sembra impossibile muovere solo un passo adesso. Ma anche mantenere la posizione eretta. Ma anche provare a sedermi. Allora mi aggrappo a lui che mi porta alla lunghissima coda per il vaporetto. E lì mi arriva come uno schiaffo la notizia della morte di Marco Simoncelli. Un ragazzo che nel mio ricordo è giovane allegro sorridente festoso e pieno di talento. Tutto assume un altro contorno, un altro sapore. Anche l’impresa che con una gran fatica ho portato a termine mi sembra non valere niente, pensando a quella giovane vita distrutta e alla famiglia che starà piangendo ora tutte le lacrime possibili per un dolore che non ha neanche un nome.
Ma ci provo lo stesso a raccontare questa strana mattina, partita con il sole e arrivata con le nuvole e il vento tirato, secco che arriva da oriente.
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2ª Vallesina Marathon, Jesi (An) – Km 21,097 – Domenica 9 Ottobre 2011
Una settimana fa si andava al mare. Oggi vediamo la neve ai bordi della strada. Mentre la notte non dormo per i tuoni e fulmini che scuotono la casa. Dentro il piumone metto la testa sotto il cuscino e come lo struzzo non voglio saperne niente.
Ma alla mattina l’alba è fredda e trasparente, il cielo bellissimo. Un’aria gelida taglia i visi assonnati e le bocche che sanno di caffé. Dani nella sua infinita dolcezza vuole accompagnarci pur non correndo, ama le gare, l’ambiente, l’emozione che si respira.
Arrivano Jump e la Stefi, passiamo a prendere la Veronica. Una bella macchina di compagni appassionati delle corse. Ho gusto ad essere con due amiche. La Stefi con cui ho diviso tanti momenti di sport, di vita e di fatica. La Veronica alla sua prima mezza e che vive l’emozione del debutto.
A Jesi ci aspetta Lorenzo che si deve misurare anche lui con un chilometraggio che ancora conosce poco e che vuole vedere dove lo porteranno quelle gambe lunghe. Non ha pietre di paragone e parte in attesa di vedere com’è.
Mentre Jump invece quelle distanze le conosce bene essendo un veterano, ma non finisce di stupirci con i suoi mega-tempi di ragazzo campione.
Ci spogliamo che ci pela l’aria. Dentro un anfratto della piazza, dove batte meno. Ma la paura di avere freddo non mi fa commettere l’errore di vestirmi. So che dopo sarà bello avere il corpo esposto e libero. E resisto. Facciamo una piccola corsetta per scaldarci ma restiamo con le giacche a vento, e infatti sudo. Rimango ancora con la giacca per non perdere quell’umido tepore.
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35ª Maratonina Porto Recanati, Porto Recanati (Mc) – Km 21,097 – Domenica 18 Settembre 2011
Si comincia dalla fine. Siamo in tre, io Dani e Jump. Torniamo alla macchina e c’è la multa per il ticket scaduto. La gara iniziava alle 9, il permesso era fino alle 11, eravamo già a mezzogiorno, così i simpatici vigili di Porto Recanati hanno avuto modo di prendersi un po’ di accidenti, non tanto per i miseri 24 euro, quanto per la barbonitudine dimostrata. In una mattina come questa, in questo strano settembre che sembra luglio (senonchè a luglio sembrava ottobre) con un sole e un caldo a rendere ancora più pesante ogni affanno.
C’è il sole, c’è la strada bianca e polverosa, non c’è un albero, solo campi e stoppie tutto intorno. Guardo davanti e dico benvenuti all’inferno, ed ecco i dannati, ansanti sudati fradici sfiniti. Pochi giorni fa avevo fatto gli stessi km per conto mio un mattino presto, con il freschino della notte che aveva appena lasciato le colline e ricordavo un piacere e un gusto che questa mattina non ho mai e dico mai rivissuto. Solo caldo, e fino a un certo punto il timore di non farcela. “Ok mi fermo, no ancora no, ancora un po’, vado avanti, arrivo al ristoro, un paio di chilometri devastanti tra i sette e i nove, poi va bene sono a metà, poi ancora me ne mancano meno di dieci, tornerò a casa anche questa volta”. Eccola la mia ambizione qual è, l’unica – portare a casa la pelle, senza farmi troppo male, if possible.
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3° Trofeo Bagno di Romagna Terme, B. di Romagna (Fc) – Km 14,6 – Domenica 7 Agosto 2011
Ieri ho conosciuto Lucia. Così inizia il racconto della mia gara a Bagno, perché Lucia fa interamente parte della gara di ieri ed è il bello di quello che ti succede a volte quando sei lì a schiattare di fatica e incontri un sorriso allegro e luminoso che ti rinfranca e ti accompagna fino alla fine. Ma partiamo con ordine.
Bagno di Romagna è un paese delizioso arrampicato sulle colline dell’Appennino Romagnolo, famoso per le acque termali, gli alberghi di lusso e il buon cibo.
Mi dice Dani che c’è una gara lì la domenica alle cinque. Si prevedono 35 gradi, ma per sfuggire alla spiaggia farei anche il salto triplo carpiato e dico va be’ non sarà poi peggio di Carpegna. Il guaio di quando fai certe gare è che poi ti senti forte e dici, se ho fatto quella posso fare pure questa, e insomma è una specie di cane che si mangia la coda e non se ne esce più.
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11° Giro del Monte Carpegna, Carpegna (Pu) – Km 15,5 – Domenica 31 Luglio 2011
L’unica volta che ho incontrato Pantani, io avrò avuto poco più di vent’anni, e anche lui, perché avevamo la stessa età. Lui passeggiava sulla spiaggia di Cesenatico con due suoi amici. Stava già cominciando ad essere famoso e la gente lo indicava. Lo ricordo minuto, un fascio di muscoli, con il segno bianconero dell’abbronzatura della maglietta e del pantaloncino. Sorrideva e camminava svelto. Quando si passava davanti alla sua villa, c’erano sempre fans affezionati ad aspettarlo. Non io, che all’epoca badavo poco alla sua figura. Ma per gli appassionati stava diventando leggenda, per quella capacità unica di soffrire e di essere il più forte, ma così vicino, così umano. Una vacanza in montagna,il pomeriggio davanti alla tele, il 1998 e lui che trionfava al Giro. Ed io che lo rispettavo come rispetto quelli forti, ma forti, di un´altra galassia.
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7ª Scalata al Castello, Piagge (Pu) – Km 8,5 – Sabato 23 Luglio 2011
Chi ha dei bambini in età scolare sa cosa significhi l’enorme buco dell’estate, più di tre mesi di vuoto e di galleggiamento su una stagione bella ed entusiasmante, ma tutta da riempire.
Siamo in estare, le ore di luce e sole sono tantissime, ma per me la possibilità di allenarmi in queste settimane sono poche o nulle. Mare spiaggia asciugamani sabbia. Mi sfinisco di questo. Così quando mi è stata proposta questa serata ho acchiappato al volo l’occasione per scappare dalla mitica riviera romagnola, che oramai non la posso più vedere.
Allora andiamo a Piagge, un paesino della splendida zona collinare che sovrasta Fano, che ho imparato a conoscere in questi mesi, in quanto sede di varie gare del circuito “correre per correre” a cui la mia squadra partecipa.
31ª Caccia alla Rana, Barchi (Pu) – Km 11,800 – Sabato 25 Giugno 2011
È mezzanotte, canta l’orologio in cucina un trillo sommesso, come conviene di notte ma non riesco a dormire: quando corro la sera succede così, sono stanca fisicamente ma sveglia e all’erta.
Rane non ce n’erano alla caccia alla rana, le avranno finite tutte che sono trentun’anni che le cacciano, povere. Sì invece le lucciole, tante, a migliaia: c’erano solo loro a illuminare la strada verso la fine e hanno reso questa serata ancora più magica di quanto già non fosse.
Una gara bellissima, in un posto che sembra di essere sul set di un film medioevale, con il castello e i merli, la piazza del castello che ti aspetti che escano le cortigiane dal portone, le mura, i torrioni. Guardo questo paese che sembra finto, che sembra uno scherzo da quanto è perfetto, mi incanto.
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11° Giro dei 4 Ponti – Il diario di Anna
300 persone si sono svegliate presto una mattina di giugno di quasi estate, per ritrovarsi insieme in una bella piazza di vento, piazza di paese, e per fare un giro in uno dei più suggestivi scorci delle nostre colline ora bionde di grano che trabocca.
La concitazione della partenza, un apparente caos che è frutto del lavoro di molti che spendono intere giornate del loro tempo ad organizzare e a preparare ogni minimo dettaglio. So che niente è lasciato al caso e che tutto andrà dove deve andare. La macchina è in moto e i 364 giorni che sono passati non hanno cambiato di una virgola l’entusiasmo e l’impegno di chi, come Renato, cerca di fare in modo che tutto vada bene e che tutti siano contenti.
Partiamo un attimo prima, siamo troppo avanti! Prima dei coriandoli, che se li gusta il pubblico. Strettoia, discesa, primo ponte, il semaforo, fino lì è uno scherzo, poi a destra e so che quella salitella è infernale, è lì il punto che taglia il fiato, l’ho fatta troppe volte per non saperlo. Non ho l’orologio, vivo le mie sensazioni, corro, caldo, i km passano, incrocio i primi, i più bravi ci mettono la metà di me, sono curiosa, li guardo, qualcuno soffre tanto, altri sono più rilassati, Jump e Robyguidi addirittura mi salutano, mi incoraggiano. La strada è un ombrello di sole e cielo azzurro sopra di noi, i cicilisti mi salutano vaibiondavai (a me, bionda?), si gira al quinto verso la casa dove incontro i bimbi della Stefi, prima della chiesa di San Giorgio, mi danno le spugne fresche, sono giocosi e ridenti. L’arsura e il caldo sono difficili da gestire, ma riesco a sorridere alle loro faccine aperte. So che da lì si ritorna verso casa. Si passa in mezzo al campo e poi di nuovo a Urbania.
Passando ricordo che quando abbiamo fatto il video c’era l’erba alta, ora c’è solo sole. Però mi piace lì, se devo pensare alla corsa di oggi mi viene in mente quel posto e quel momento preciso, e Fede dietro il cespuglio che fa le foto. È quell’istante mi resterà, grazie ad un bellissimo scatto di Federico, in una foto che mi rappresenta nella fatica e nel coraggio, nella voglia e nella paura, nello sconforto e nella passione. Come spiegare tutto questo a chi pensa che la corsa sia solo un risultato?
La strada è un nastro sinuoso che diventa galleria di alberi rinfrescanti, vedo i miei compagni di strada di oggi, le schiene fradicie, i passi incerti, tra volontà e fatica. Si scende, vento, le prime case, la strada, l’incoraggiamento di Mara che da Gubbio è venuta fino qui pur non potendo correre, per respirare un po’ di quest’aria insieme allegra e sofferta.
Sento che Dani è al mio fianco mancano pochi metri. Oggi è il suo compleanno, arriviamo insieme, è un bel modo di festeggiare un arrivo, che per noi è anche un ritorno. Un giro di un anno. In piazza c’è la mia piccola sirena (lei sì bionda!) ad aspettarmi e a fare il tifo per me, la vedo allegra e felice, e tant’è, a me basta questo per sentirmi vincente, la numero uno.
In piazza tutti, una grande festa, sudati allegri a mangiare il melone, si parla della gara, chi è contento chi no, chi ha vinto, chi ha perso, ci sono un sacco di campioni, gente fortissima. Una bella gara, una gara dura, che merita di diventare grande, come il cuore di chi la prepara.
Non esiste nulla di più democratico della corsa. Nella squadra c’è posto per tutti: ci stanno i top, come Stefano (oggi ci ha portato il suo piccolo bellissimo bambino) e Raffaella che esprime leggerezza ed eleganza in ogni suo gesto. Ci stanno i forti e nella mia squadra sono veramente tanti. Ci stanno le donne bellissime e super toste. Ci sto io, che sono chi sono e il mio posto ce l’ho, come ce l’ha chiunque è sincero e leale, soprattutto con se stesso. Ci stanno tutti, sempre pronti e disposti a dare un mano a incoraggiare a spronare a guardare al positivo e a non guardare indietro mai.
Anna
I tempi dei nostri atleti all’11° Giro dei 4 Ponti
Pos. Ass. | Pos. Cat. | Pett. | Atleta | Cat. | Tempo | Passo medio |
---|---|---|---|---|---|---|
7 | 2 | 2 | SANTINI STEFANO | MM40 | 35:47 | 3:28 |
24 | 3 | 232 | IONI GIAMPAOLO | MM45 | 38:49 | 3:46 |
37 | 8 | 236 | MANENTI MARCO | MM35 | 39:54 | 3:52 |
50 | 17 | 240 | SPADONI RAFFAELE | TM | 41:04 | 3:59 |
56 | 9 | 234 | LUCCIARINI CORRADO | MM45 | 41:18 | 4:01 |
64 | 11 | 239 | SERFILIPPI MAURO | MM45 | 41:41 | 4:03 |
65 | 14 | 222 | ALESSANDRONI DAVIDE | MM35 | 41:49 | 4:04 |
66 | 12 | 223 | AMANTINI LUIGI | MM40 | 41:52 | 4:04 |
73 | 16 | 228 | CATANI GIOVANNI | MM35 | 42:41 | 4:09 |
92 | 22 | 235 | MAGRINI GIUSEPPE | MM35 | 43:50 | 4:15 |
93 | 17 | 227 | CAMPANA MICHELE | MM40 | 43:55 | 4:16 |
120 | 26 | 231 | GIORGINI LORIS | MM40 | 45:27 | 4:25 |
121 | 4 | 452 | VALENTINI RAFFAELLA | MF45 | 45:27 | 4:25 |
141 | 29 | 238 | POLIDORI FILIPPO | MM35 | 46:45 PB | 4:32 |
151 | 29 | 225 | BIAGETTI CARLO | TM | 47:05 | 4:34 |
190 | 4 | 454 | PIERINI VERONICA | MF35 | 49:37 PB | 4:49 |
194 | 5 | 453 | SALVATORI ADELE | MF35 | 49:50 | 4:50 |
215 | 7 | 456 | DINI STEFANIA | MF40 | 50:51 | 4:56 |
234 | 10 | 226 | BOLOGNINI ERMETE | MM60 | 52:06 | 5:03 |
236 | 38 | 229 | DI LENA LORENZO | TM | 52:19 PB | 5:05 |
238 | 27 | 233 | LANI CLAUDIO | MM50 | 52:39 | 5:07 |
269 | 10 | 457 | ANGELI ANNA | MF40 | 58:25 | 5:40 |
270 | 46 | 237 | MORETTI DANILO | MM40 | 58:25 | 5:40 |
285 | 11 | 455 | DORMI STEFANIA | MF40 | 1:01:38 | 5:59 |
288 | 24 | 241 | TALOZZI GIAMPAOLO | MM55 | 1:07:46 PB | 6:35 |
24ª Pod. Notturna dei Vicoli e delle Mura, Urbino (Pu) – Km 8,6 – Mercoledì 1 Giugno 2011
Sapevo cosa mi aspettava questa sera.
Lo sapevo perchè, a differenza dei tanti chilometri inutili a girare attrono ai capannoni delle operose periferie industriali delle nostre ridenti cittadine, questi mattoncini che lastricano le antiche vie della meravigliosa Urbino, me li ricordavo bene. Mi sono rimasti in testa per un anno. Una corsa difficile per me, l’unica di tutte quelle che ho fatto che ho pensato veramente di mollare.
Perché ci vado? Sono stata tutto il giorno che a chiedermelo. Perché ci sei venuta? Mi ha chiesto Robert all’ultimo giro, quando lui che aveva finito e mi ha incontrato e ha fatto un pezzetto con me, per me. Lui defatigava, e io dovevo ancora arrivare.
Ho maturato una certa sicurezza in me stessa. Continuo a divertirmi facendo cose che mi costano molta fatica. Riesco ad andare avanti quando tutto di me mi dice che non posso farcela, o anche chi te lo fa fare. Non cedo alla mia debolezza che mi direbbe di smetterla, farla finita. Così ho urlato a Robert con gli ultimi rantoli di voce e a momenti morivo “Sono venuta perchè sono tostissima”.
Arriviamo in Piazza del Duomo e sembra di essere a un rave party, mi dicono che c’è il mercatino dei freaks. Vedo giovani vestiti di nero con abiti larghi e cadenti non troppo puliti e lunghi capelli arrotolati su se stessi, fumano molto di ogni cosa e bevono birra, vendono le loro collanine orecchini candele. Come ogni volta che vedo giovani così abbigliati prego Dio che i miei figli volessero evitare questa fase della crescita, perchè gli taglio i dread di notte, io. Mentre arriva il popolo dei runners: si mescolano le folle, pettorali e tatuaggi, odore di vaselina e di olio di canfora, insieme all’incenso. Raccolgono le loro cose e se ne vanno. Il gonfiabile si gonfia.
Facciamo un bel riscaldamento. Vedo molti volti noti, amici, oltre a Robert dal mare ci sono un sacco della squadra, i nuovi amici Veronica e Filippo, e tutti mi chiedono di Dani, ostaggio dei bimbi alla festa per la fine della scuola, con tanto di campeggio. Ci sono Alfio e Renato all’organizzazione. Intravvedo Fede che mi dice che sta male a un ginocchio e non corre, fa le foto. Quando ho visto dove si era posizionato con la macchina fotografica tutte le volte che passavo ho sempre riso di gioia, pensando che dietro l’obiettivo c’era lui. Era un punto di riferimento più della piazza. All’ultimo giro quando mi mancavano poche decine di metri l’ho visto che rimetteva a posto la sedia, oramai stavano smontavano il gonfiabile e transenne, e anche io ero arrivata.
Mi riscaldo un po’ nel gruppo mi sento carica mi sento bene. Sento che oramai non ho niente da dimostrare neanche a me stessa. Ringrazio il mio Dio che mi dà le gambe buone per essere qui anche quest’anno, vuole dire che sono in salute e che la voglia di andare ancora non mi molla, vuol dire che sono ancora viva e vegeta, come diceva qualcuno alive and kicking. Prima di partire ci fanno fare una strana melina di avanti e indietro. L’adrenalina sale. I miei amici scalpitano come cavalli al palo. Questa parte di ogni gara è fenomenale, si respira un sentimento di attesa e di aspettativa, attenzione e tensione.
Si parte. Quando inizia so che vada come vada alla fine ci arriverò, ad ogni costo, anche camminando. Fatico, soffro, è veramente dura. Il primo giro è come riaprire una ferita. In qualche angolo del mio cervello si riapre il cassetto di quella sera di un anno fa, e ricapisco tutto.
La gara come al solito sono impressione che fuggono. Non mi ricordo molto. Veloci, rapide idee.
Le gambe di quelli che mi doppiano, che trottano veloci e bellissime da vedere.
I sassi da evitare, qualche pozzanghera.
Un tornante bestiale sotto i torricini, che taglia le gambe e il fiato.
Il brivido dell’abbraccio della piazza dopo la discesa di fronte al duomo e passare in mezzo alla gente provando a sorridere.
La sedia di Federico.
Ma sopratutto il saluto degli amici che mi hanno sostenuto con una parola, con un grido, con un sorriso, con un dai dai dai. Tutti si sono fatti sentire. Alla fine poco dopo che mi aveva lasciato Robert, Giovanni mi è venuto a cercare, si preoccupava per me, che dolce, ti prendo l’acqua? No, sennò vomito, gli ho risposto. Senti che versi che faccio gli ho detto per respirare, lui mi aiutava a respirare, tra poco aiuterai tua moglie quando nascerà il vostro bambino, gli ho detto, sarai bravo.
Si accodano a noi Mauro e Raffaella, loro tre mi hanno portato fino in fondo e lasciato alla piazza, mi sembrava di avere tre angeli, i miei personali body guards mi sono sentita veramente sostenuta e amata per quello che sono, la più debole, ma anche la più forte, perchè non ho paura della mia debolezza e ci provo tutte le volte (e comunque vinco io, perchè non mollo mai). Ho sentito affetto e rispetto per quello che sono, nella mia fatica e nella mia debolezza non mi sono sentita nè stanca nè debole, perché non ero sola.
La gioia di essere arrivata è veramente tanta. Mi viene voglia di ringraziare tutti quanti mi hanno accompagnato in questa magica serata e in qualche modo permesso di arrivare in fondo. Sperando di essere ancora lì tra un anno, con la stessa voglia con la stessa grinta di adesso.
Anna
Clicca sulle immagini per vedere tutte le foto scattate da Valentina e Marco (quelle pubblicate in questa pagina sono solo alcune). Il servizio fotografico fatto da Federico è disponibile qui.
I tempi dei nostri atleti alla 24ª Pod. Notturna dei Vicoli e delle Mura
Pos. Ass. | Pos. Cat. | Pett. | Atleta | Cat. | Tempo | Passo medio |
---|---|---|---|---|---|---|
3 | 1 | 5 | SANTINI STEFANO | MM40 | 30:15 | 3:31 |
21 | 4 | 69 | IONI GIAMPAOLO | MM45 | 32:26 | 3:46 |
52 | 10 | 62 | ALESSANDRONI DAVIDE | MM35 | 34:28 | 4:00 |
53 | 12 | 71 | SERFILIPPI MAURO | MM45 | 34:29 | 4:01 |
60 | 18 | 72 | SPADONI RAFFAELE | TM | 34:37 | 4:02 |
62 | 13 | 66 | CATANI GIOVANNI | MM35 | 34:58 | 4:04 |
64 | 16 | 70 | LUCCIARINI CORRADO | MM45 | 35:06 | 4:05 |
72 | 11 | 63 | AMANTINI LUIGI | MM40 | 35:24 | 4:07 |
83 | 13 | 67 | GIORGINI LORIS | MM40 | 36:24 | 4:14 |
85 | 15 | 65 | CAMPANA MICHELE | MM40 | 36:28 | 4:14 |
90 | 1 | 333 | VALENTINI RAFFAELLA | MF45 | 36:50 | 4:17 |
150 | 29 | 64 | BASSOTTI NICOLA | TM | 39:59 | 4:39 |
185 | 8 | 76 | BOLOGNINI ERMETE | MM60 | 42:25 | 4:56 |
188 | 22 | 75 | LANI CLAUDIO | MM50 | 42:30 | 4:57 |
225 | 7 | 332 | ANGELI ANNA | MF40 | 48:09 | 5:36 |
I tempi sono stati forniti dagli atleti stessi
Cliccare qui per vedere la classifica completa sul sito Uisp.
Il percorso GPX del 2010, scaricabile su Garmin:
In caso di problemi di visualizzazione del percorso, cliccare sul tasto “details”
31ª Corsa Podistica del Foglia, Montecchio (Pu) – Km 10 – Domenica 29 Maggio 2011
Che giornata ragazzi!
Le emozioni che ho vissuto, la polvere che ho respirato, l’asfalto che ho battuto. Alla fine sono scappata dalla piana della zona industriale, sole, gente sudata come me, capannoni, bicchieroni pieni di thè, dovevo andare e mi aspettavano altri amici per un pomeriggio super festivo, festoso e ad alto tasso alcolico. Da runner a festaiola, ma mi piace essere così, mai solo una.
In questi ultimi giorni mi è tornata una qualche voglia di misurarmi con me stessa, dopo mesi passati così, un po’ sospesa, priva di stimoli e reali motivazioni alla gara. Amo correre, è qualcosa che mi appartiene, fa parte di me, ma non amo la competizione, se non con me stessa, e anche quella non sempre. A volte dico, chi me lo fa fare di faticare, che tanto se fatico faccio invece che penultima, terzultima, allora tanto vale che vado tranquilla e rilassata a cercare farfalle, a pensare ai pensieri miei.
Perchè uno ride, ma non è facile trovare le motivazioni, dentro sè, ogni giorno, un qualche stimolo, una qualche spinta, per essere migliore, per spingere, per andare forte, per dare il massimo di quello che sono io. La fatica che io faccio per essere appena decente, qualcuno lo è per natura, e senza sforzo o senza nemmeno impegnarsi troppo. Così si capisce che a volte è frustrante. Ma c’è il grande cuore di Renato che oggi mi ha fatto veramente riflettere.
È venuto con me e mi ha portato fino al traguardo, fino a casa, faticavo, ero stanca non respiravo più, si è messo di fianco a me e mi ha tirato. Lui non pensa mai a se stesso, pensa sempre a noi, affinché possiamo stare bene e provare belle sensazioni.
Arrivo a Montecchio. Il solito pre-gara che conosco, volti, facce, amici, sorrisi, abbracci. Incontro persone, molte le stringo con affetto e con voglia di reincontrarle. Alcune mi sorridono, altre iniziano a parlare dei propri fatti, dei propri tempi, delle proprie prestazioni. Ho imparato a riconoscere nel tempo il “runner egocentrico” colui per cui esiste solo lui ed esiste solo la corsa. Non c’è altro che non la corsa, non si parla se non di quello.
Ecco oramai li annuso e devo dire “basta!”, io sono piena di cose tra cui la corsa, se volete parliamo un po’ raccontami quello che fai con chi stai dove vai come sei…
E invece la meraviglia sono le donne, che alcune sono eccezionali, bellissime e sicure, vere protagoniste del momento. Le mie amiche Ale Stefi Stefi Adele Raffa. Ecco loro le considero tutte delle persone vere e belle, e sono onorate di vestire gli stessi loro colori. Le sento vicine perchè so che l’affetto che nutriamo l’una per l’altra è pieno di solidarietà e non di competizione. Finalmente delle femmine vicine, sarà possibile? Lo è, lo sento. Fantastiche tutte.
Sono partita, come potevo sono arrivata. So come sono messa ora e comunque sono migliorata, il lavoro di questi ultimi giorni mi è stato d’aiuto. Mi sento bene.
All’ottavo ho pensato, non ci sarà più un altro ottavo, non passerò ancora di qui. Alla fine ho pensato chi è che mi corre dietro per passarmi. Non ci pensare e ho tirato fuori gli ultimi centesimi di fatica dalla tasca. Ma non sapevo che era Dani che aveva fatto un lungo inseguimento, e come sempre, come da tutta una vita, è riuscito a prendermi ma non a superarmi.
Anna
P.S.: questo post è dedicato ad Ermete che, come Alessandra, Stefania, Davide e Carlo, oggi ha migliorato il proprio Personal Best.
Per vedere tutte le foto scattate nel pregara, cliccare su una delle foto
I tempi dei nostri atleti alla 31ª Corsa Podistica del Foglia
Pos. Ass. | Pos. Cat. | Pett. | Atleta | Cat. | Tempo | Passo medio |
---|---|---|---|---|---|---|
16 | 2 | 162 | SANTINI STEFANO | A | 34:30 | 3:27 |
82 | 14 | 88 | ALESSANDRONI DAVIDE | B | 38:57 PB | 3:54 |
87 | 13 | 215 | SERFILIPPI MAURO | D | 39:05 | 3:55 |
92 | 18 | 402 | SPADONI RAFFAELE | A | 39:12 | 3:55 |
117 | 22 | 216 | LUCCIARINI CORRADO | D | 40:16 | 4:02 |
119 | 21 | 87 | CATANI GIOVANNI | B | 40:21 | 4:02 |
125 | 26 | 422 | AMANTINI LUIGI | C | 40:32 | 4:03 |
155 | 34 | 430 | GIORGINI LORIS | C | 42:22 | 4:14 |
156 | 35 | 421 | CAMPANA MICHELE | C | 42:22 | 4:14 |
175 | 2 | 388 | VALENTINI RAFFAELLA | L | 43:10 | 4:19 |
193 | 28 | 401 | BIAGETTI CARLO | A | 44:11 PB | 4:25 |
255 | 6 | 362 | SALVATORI ADELE | H | 46:42 | 4:40 |
278 | 4 | 377 | DINI STEFANIA | I | 48:12 | 4:49 |
301 | 22 | 346 | BOLOGNINI ERMETE | G | 49:49 PB | 4:59 |
335 | 42 | 269 | LANI CLAUDIO | E | 53:22 | 5:20 |
347 | 7 | 376 | ANGELI ANNA | I | 54:33 | 5:27 |
348 | 65 | 150 | MORETTI DANILO | C | 54:34 | 5:27 |
349 | 45 | 268 | VALDARCHI RENATO | E | 54:35 | 5:28 |
356 | 13 | 363 | DORMI ALESSANDRA | H | 55:41 PB | 5:34 |
364 | 8 | 378 | DORMI STEFANIA | I | 57:46 PB | 5:47 |
La classifica completa è disponibile qui.
Per maggiori informazioni sulla gara, cliccare qui.
Il percorso GPX del 2010, scaricabile su Garmin:
In caso di problemi di visualizzazione del percorso, cliccare sul tasto “details”