35° ROMA-OSTIA, Roma – km 21,097 – Domenica 1 Marzo 2009

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I tempi dei nostri atleti alla 35° Roma-Ostia 2009

NOME E COGNOME TEMPO MEDIA KM POSIZIONE
Federico Talozzi 1,22,07'' 3,54'' 386 ass - 78 cat
Valter Olivieri 1,24,15'' 4,00''  

L’azzurra Anna Incerti ha trionfato nella 35^ edizione con il tempo di 1h09’24”, ampiamente record personale, a soli 9″ dal primato della corsa, nonostante le condizioni meteo non favorevoli. Il keniano Elijah Keitany si è invece imposto nella gara maschile con il tempo di 1h00’59”.

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LA CRONACA
Partita tra le favorite, Anna Incerti non ha perso tempo e fin dall’inizio ha seguito a testa bassa, e anzi stimolato, la lepre tanzaniana Mrisho, per farle tenere un ritmo di gara sostenuto. Nonostante le altre due favorite Mikitenko e Daunay si fossero staccate subito, la Incerti non ha avuto paura di spingere troppo e fin dai primi chilometri e’ riuscita a fare il vuoto dietro di se’, guadagnando terreno chilometro dopo chilometro. Al 10° km aveva già oltre mezzo minuto sulla Daunay, che temporaneamente era riuscita a staccare anche la tedesca, con la Console alle loro spalle. Dopo il 10° km la Incerti è rimasta da sola, ma è riuscita a proseguire con un’andatura spedita, avvicinando addirittura l’1h09′. Il suo allenatore Tommaso Ticali a fine gara diceva che senza il vento contrario finale avrebbe potuto avvicinare il record italiano di 1h08’30” di Maria Guida a Lisbona, ma che in una gara tirata con lepri può valereaddirittura 1h07′. Alla fine il suo 1h09’24” (il suo precedente primato risaliva al 2004 con 1h10’56” a Udine) è comunque un gran tempo, il secondo migliore della storia della Roma Ostia dopo l’1h09’15” della Ait Salem lo scorso anno. Alla sue spalle un’ottima Christelle Daunay, che con 1h10’30” ha limato sentibilmente il suo primato di 1h11’05”, ottenuto ai Mondiali di Udine 2007. La favorita alla partenza Irina Mikitenko, campionessa in carica delle maratone di Londra e Berlino, ha invece un po’ deluso, alla prima gara dopo il successo in terra tedesca con il 4° tempo all‐time sulla maratona (2h19’19”), ristaccandosi nel finale e chiudendo in 1h11’01”. Nel finale è entrata in crisi anche Rosalba Console, che al 15° km era a quasi 2′, ma ne ha persi altrettanti nell’ultimo tratto, finendo in 1h13’20”. Gara combattuta anche in campo maschile, dove invece fin dai primi km il copione ha seguito le previsioni: in testa si sono infatti portati i tre keniani Elijah Keitany, Evans Cheruiyot e Stephen Kibet, i tre favoriti della corsa, tirati dal connazionale e compagno di squadra del team Nike Gilbert Chepkwony. I tre sono rimasti davanti con la lepre fino al 15° km (passaggio 43’15”), quando tutti gli altri avversari erano già lontanissimi, compresi gli italiani.
Dopo il 16° km Keitany ha dato lo strappo decisivo che ha spaccato il gruppetto di testa: il primo a saltare è stato Kibet, mentre Cheruiyot per un paio di km è sembrato in grado di riagganciare il battistrada, ma poi ha dovuto alzare bandiera bianca, chiudendo comunque in un buon 1h01’07”. Primi degli italiani Giovani Gualdi e Gabriele De Nard, giunti al traguardo appaiati all’ottavo posto con il tempo di 1h04’14”, mentre Daniele Caimmi che era stato con loro per metà gara ha poi dovuto rallentare, chiudendo al 12° posto con un per lui modesto 1h05’38”.

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LE INTERVISTE
Anna Incerti (vincitrice gara femminile): E’ stata una giornata splendida, anche se mi resta un po’ di rammarico perché in condizioni migliori avrei potuto forse battere il primato italiano. Oggi la condizione era ottima, fin dall’inizio e per tutta la gara ho avuto sensazioni ideali, senza mai un cedimento. E’ stata dura solo nell’ultima parte, ma non perché fossi stanca, quanto piuttosto per il vento contrario. Anche quando sono rimasta da sola non mi sono mai scomposta, ma ho sempre continuato a correre rimanendo concentratissima. I lavori fatti in Namibia si sono visti, credo di poter farea una bella gara alla Maratona di Roma tra tre settimane.
Rosalba Console (4° gara femminile): Purtroppo oggi è stata una vera e propria giornata no. Fin dall’inizio sentivo che le gambe non giravano, poi mi sono staccata e pian piano è iniziata la crisi. So che una giornata storta può capitare, ma questo potrebbe anche essere un campanello d’allarme in vista della Maratona di Torino a cui dovrei partecipare a metà aprile.
Giovanni Gualdi (8° gara maschile): Sono contentissimo, ho migliorato di 5″ il mio personale e avremmo potuto fare anche meglio senza il vento della parte finale. A fine anno, se la condizione resta questa, potrei anche tentare di fare il grande passo e debuttare sulla maratona, penso che i tempi siano maturi.

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(www.romaostia.it)

 

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