32° INVERNALISSIMA , “cotti e contenti” (di Anna Angeli)

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“E l’attimo in cui il sole diventa dorato e il cuore si fa leggero come l’aria prima che il tempo ci porti via, ci porti via da qui.

Ad un certo punto, sul passo che dalle Marche porta in Toscana, in un cielo tersissimo ghiacciato da temperature polari artiche e antartiche, abbiamo visto il sole. La temperatura veleggiava sui meno 12 e abbiamo pensato “ok può solo migliorare”.
Il viaggio è stato piacevole, nonostante l’alzataccia e le temperature proibitive c’eravamo tutti. Ho saputo dopo di molti di altre squadre che hanno rinunciato, varie centinaia di persone sono rimaste sotto le coperte e molti gruppi decimati!
In macchina chiacchiere, i soliti discorsi di chi corre, gare fatte, quelle ancora da preparare, ginocchia malandate, scarpe, infortuni. A Bastia Umbra, un sacco di gente come noi, a chiedersi quali pantaloni mettere, cosa indossare, come proteggersi da quel gelo pungente e implacabile.
Ci riscaldavamo correndo piano intorno al parcheggio ma con scarsi risultati, come dimostravano le guance paonazze e le poche cosce scoperte ed arrossate. Creme contro il freddo sulle gambe.
Il clima però era allegro e positivo, molti scherzi e battute tra di noi. Ci piaceva essere lì con quel gelo a dimostrare che niente può fermare qualcosa di bello.
La corsa è stata piacevole, pianeggiante salvo che per un falso piano attorno al 13/14 chilometro di cui mi sono accorta più che altro perchè rallentavo senza capirne il motivo. Corridori più esperti di me sfrecciavano ai lati, ma ho trovato un gruppetto che faveva più o meno il mio passo con cui ho corso in quel momento difficile per me. Alla fine sono stata raggiunta dal mio presidente che ha scherzato con me e mi ha tirato per le ultime centinaia di metri, dove cercavo con fatica di progredire e che ho abbracciato alla fine con quasi le lacrime agli occhi per la gioia di avercela fatta. Grandi risultati per tutto il nostro gruppo: di dodici che eravamo sette hanno realizzato il loro pb, segno del fatto che il freddo (contrariamente al caldo) aiuta a correre meglio e che l’Invernalissima è una gara perfetta per fare il tempo.
Pranzo con la tipica umbra torta al testo per tutti, salvataggio dello sfigato finito in un greppo per il gelo e ritorno, cotti e contenti.”

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