7ª Scalata al Castello, Piagge (Pu) – Km 8,5 – Sabato 23 Luglio 2011
Chi ha dei bambini in età scolare sa cosa significhi l’enorme buco dell’estate, più di tre mesi di vuoto e di galleggiamento su una stagione bella ed entusiasmante, ma tutta da riempire.
Siamo in estare, le ore di luce e sole sono tantissime, ma per me la possibilità di allenarmi in queste settimane sono poche o nulle. Mare spiaggia asciugamani sabbia. Mi sfinisco di questo. Così quando mi è stata proposta questa serata ho acchiappato al volo l’occasione per scappare dalla mitica riviera romagnola, che oramai non la posso più vedere.
Allora andiamo a Piagge, un paesino della splendida zona collinare che sovrasta Fano, che ho imparato a conoscere in questi mesi, in quanto sede di varie gare del circuito “correre per correre” a cui la mia squadra partecipa.
36ª Strafossombrone, Fossombrone (Pu) – Km 10 – Domenica 10 Luglio 2011
Anche quest’anno una buona partecipazione di podisti alla Strafossombrone, che ha tagliato il traguardo delle 36 edizioni. Sui dieci chilometri del percorso, veloce con poche ondulazioni ma temperature piuttosto elevate, ad avere la meglio è stato ancora una volta il pugliese Francesco Minerva (Athletic Terni), al terzo successo consecutivo nella gara. Piazza d’onore per Andrea Lucchetti (Tiferno Runners), davanti allo junior Yassin Elkhalil (Atl. Capanne Pro Loco). Tra le donne, affermazione di Barbara Cimmarusti (Atl. Banca di Pesaro Centro Storico), sulla riminese Fausta Borghini (Gpa San Marino) ed Emanuela Berardi (Gs Gabbi). La manifestazione, organizzata dal Gs Effebi Fossombrone del presidente Graziano Bacchiocchi, porta avanti anche una collaborazione con eventi che hanno una storia altrettanto lunga, come la Montefortiana (36 edizioni), A piedi per Bibione (33) e la Stracivitanova (37).
Da www.fidalmarche.com
Il servizio video sulla STRAFOSSOMBRONE per “Prima sport” di TVRS con il commento di Mario Giannini.
31ª Caccia alla Rana, Barchi (Pu) – Km 11,800 – Sabato 25 Giugno 2011
È mezzanotte, canta l’orologio in cucina un trillo sommesso, come conviene di notte ma non riesco a dormire: quando corro la sera succede così, sono stanca fisicamente ma sveglia e all’erta.
Rane non ce n’erano alla caccia alla rana, le avranno finite tutte che sono trentun’anni che le cacciano, povere. Sì invece le lucciole, tante, a migliaia: c’erano solo loro a illuminare la strada verso la fine e hanno reso questa serata ancora più magica di quanto già non fosse.
Una gara bellissima, in un posto che sembra di essere sul set di un film medioevale, con il castello e i merli, la piazza del castello che ti aspetti che escano le cortigiane dal portone, le mura, i torrioni. Guardo questo paese che sembra finto, che sembra uno scherzo da quanto è perfetto, mi incanto.
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24ª Pod. Notturna dei Vicoli e delle Mura, Urbino (Pu) – Km 8,6 – Mercoledì 1 Giugno 2011
Sapevo cosa mi aspettava questa sera.
Lo sapevo perchè, a differenza dei tanti chilometri inutili a girare attrono ai capannoni delle operose periferie industriali delle nostre ridenti cittadine, questi mattoncini che lastricano le antiche vie della meravigliosa Urbino, me li ricordavo bene. Mi sono rimasti in testa per un anno. Una corsa difficile per me, l’unica di tutte quelle che ho fatto che ho pensato veramente di mollare.
Perché ci vado? Sono stata tutto il giorno che a chiedermelo. Perché ci sei venuta? Mi ha chiesto Robert all’ultimo giro, quando lui che aveva finito e mi ha incontrato e ha fatto un pezzetto con me, per me. Lui defatigava, e io dovevo ancora arrivare.
Ho maturato una certa sicurezza in me stessa. Continuo a divertirmi facendo cose che mi costano molta fatica. Riesco ad andare avanti quando tutto di me mi dice che non posso farcela, o anche chi te lo fa fare. Non cedo alla mia debolezza che mi direbbe di smetterla, farla finita. Così ho urlato a Robert con gli ultimi rantoli di voce e a momenti morivo “Sono venuta perchè sono tostissima”.
Arriviamo in Piazza del Duomo e sembra di essere a un rave party, mi dicono che c’è il mercatino dei freaks. Vedo giovani vestiti di nero con abiti larghi e cadenti non troppo puliti e lunghi capelli arrotolati su se stessi, fumano molto di ogni cosa e bevono birra, vendono le loro collanine orecchini candele. Come ogni volta che vedo giovani così abbigliati prego Dio che i miei figli volessero evitare questa fase della crescita, perchè gli taglio i dread di notte, io. Mentre arriva il popolo dei runners: si mescolano le folle, pettorali e tatuaggi, odore di vaselina e di olio di canfora, insieme all’incenso. Raccolgono le loro cose e se ne vanno. Il gonfiabile si gonfia.
Facciamo un bel riscaldamento. Vedo molti volti noti, amici, oltre a Robert dal mare ci sono un sacco della squadra, i nuovi amici Veronica e Filippo, e tutti mi chiedono di Dani, ostaggio dei bimbi alla festa per la fine della scuola, con tanto di campeggio. Ci sono Alfio e Renato all’organizzazione. Intravvedo Fede che mi dice che sta male a un ginocchio e non corre, fa le foto. Quando ho visto dove si era posizionato con la macchina fotografica tutte le volte che passavo ho sempre riso di gioia, pensando che dietro l’obiettivo c’era lui. Era un punto di riferimento più della piazza. All’ultimo giro quando mi mancavano poche decine di metri l’ho visto che rimetteva a posto la sedia, oramai stavano smontavano il gonfiabile e transenne, e anche io ero arrivata.
Mi riscaldo un po’ nel gruppo mi sento carica mi sento bene. Sento che oramai non ho niente da dimostrare neanche a me stessa. Ringrazio il mio Dio che mi dà le gambe buone per essere qui anche quest’anno, vuole dire che sono in salute e che la voglia di andare ancora non mi molla, vuol dire che sono ancora viva e vegeta, come diceva qualcuno alive and kicking. Prima di partire ci fanno fare una strana melina di avanti e indietro. L’adrenalina sale. I miei amici scalpitano come cavalli al palo. Questa parte di ogni gara è fenomenale, si respira un sentimento di attesa e di aspettativa, attenzione e tensione.
Si parte. Quando inizia so che vada come vada alla fine ci arriverò, ad ogni costo, anche camminando. Fatico, soffro, è veramente dura. Il primo giro è come riaprire una ferita. In qualche angolo del mio cervello si riapre il cassetto di quella sera di un anno fa, e ricapisco tutto.
La gara come al solito sono impressione che fuggono. Non mi ricordo molto. Veloci, rapide idee.
Le gambe di quelli che mi doppiano, che trottano veloci e bellissime da vedere.
I sassi da evitare, qualche pozzanghera.
Un tornante bestiale sotto i torricini, che taglia le gambe e il fiato.
Il brivido dell’abbraccio della piazza dopo la discesa di fronte al duomo e passare in mezzo alla gente provando a sorridere.
La sedia di Federico.
Ma sopratutto il saluto degli amici che mi hanno sostenuto con una parola, con un grido, con un sorriso, con un dai dai dai. Tutti si sono fatti sentire. Alla fine poco dopo che mi aveva lasciato Robert, Giovanni mi è venuto a cercare, si preoccupava per me, che dolce, ti prendo l’acqua? No, sennò vomito, gli ho risposto. Senti che versi che faccio gli ho detto per respirare, lui mi aiutava a respirare, tra poco aiuterai tua moglie quando nascerà il vostro bambino, gli ho detto, sarai bravo.
Si accodano a noi Mauro e Raffaella, loro tre mi hanno portato fino in fondo e lasciato alla piazza, mi sembrava di avere tre angeli, i miei personali body guards mi sono sentita veramente sostenuta e amata per quello che sono, la più debole, ma anche la più forte, perchè non ho paura della mia debolezza e ci provo tutte le volte (e comunque vinco io, perchè non mollo mai). Ho sentito affetto e rispetto per quello che sono, nella mia fatica e nella mia debolezza non mi sono sentita nè stanca nè debole, perché non ero sola.
La gioia di essere arrivata è veramente tanta. Mi viene voglia di ringraziare tutti quanti mi hanno accompagnato in questa magica serata e in qualche modo permesso di arrivare in fondo. Sperando di essere ancora lì tra un anno, con la stessa voglia con la stessa grinta di adesso.
Anna
Clicca sulle immagini per vedere tutte le foto scattate da Valentina e Marco (quelle pubblicate in questa pagina sono solo alcune). Il servizio fotografico fatto da Federico è disponibile qui.
I tempi dei nostri atleti alla 24ª Pod. Notturna dei Vicoli e delle Mura
Pos. Ass. | Pos. Cat. | Pett. | Atleta | Cat. | Tempo | Passo medio |
---|---|---|---|---|---|---|
3 | 1 | 5 | SANTINI STEFANO | MM40 | 30:15 | 3:31 |
21 | 4 | 69 | IONI GIAMPAOLO | MM45 | 32:26 | 3:46 |
52 | 10 | 62 | ALESSANDRONI DAVIDE | MM35 | 34:28 | 4:00 |
53 | 12 | 71 | SERFILIPPI MAURO | MM45 | 34:29 | 4:01 |
60 | 18 | 72 | SPADONI RAFFAELE | TM | 34:37 | 4:02 |
62 | 13 | 66 | CATANI GIOVANNI | MM35 | 34:58 | 4:04 |
64 | 16 | 70 | LUCCIARINI CORRADO | MM45 | 35:06 | 4:05 |
72 | 11 | 63 | AMANTINI LUIGI | MM40 | 35:24 | 4:07 |
83 | 13 | 67 | GIORGINI LORIS | MM40 | 36:24 | 4:14 |
85 | 15 | 65 | CAMPANA MICHELE | MM40 | 36:28 | 4:14 |
90 | 1 | 333 | VALENTINI RAFFAELLA | MF45 | 36:50 | 4:17 |
150 | 29 | 64 | BASSOTTI NICOLA | TM | 39:59 | 4:39 |
185 | 8 | 76 | BOLOGNINI ERMETE | MM60 | 42:25 | 4:56 |
188 | 22 | 75 | LANI CLAUDIO | MM50 | 42:30 | 4:57 |
225 | 7 | 332 | ANGELI ANNA | MF40 | 48:09 | 5:36 |
I tempi sono stati forniti dagli atleti stessi
Cliccare qui per vedere la classifica completa sul sito Uisp.
Il percorso GPX del 2010, scaricabile su Garmin:
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