1ª HalfMarathon “La Mezza del Metauro”, Fossombrone (Pu) – Km 21,097 – 27 Marzo 2022
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I risultati dei nostri atleti alla 1ª HalfMarathon “La Mezza del Metauro”
Pos. Ass. | Pos. Sex. | Pos. Cat. | Pett. | Atleta | Cat. | Tempo | Passo medio |
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5 | 5 | 0 | 188 | BOINEGA LUCA | SM | 1:11:23 | 3:23 |
8 | 6 | 1 | 187 | BOINEGA LORENZO | SM | 1:14:30 | 3:32 |
10 | 7 | 2 | 190 | BORINI NICOLA | SM | 1:17:29 | 3:40 |
35 | 57 | 8 | 197 | SPADONI RAFFAELE | SM40 | 1:26:46 | 4:07 |
40 | 125 | 5 | 189 | BOINEGA NUNZIO | SM50 | 1:27:53 | 4:10 |
43 | 165 | 3 | 195 | OLIVIERI VALTER | SM55 | 1:28:42 | 4:12 |
64 | 33 | 12 | 193 | MARINELLI NICOLA | SM35 | 1:32:18 PB | 4:23 |
86 | 100 | 16 | 185 | ALESSANDRONI DAVIDE | SM45 | 1:35:46 | 4:32 |
174 | 185 | 23 | 192 | DINI ROBERTO | SM55 | 1:47:18 | 5:05 |
194 | 28 | 5 | 196 | OMACELLI MARIA CRISTIANA | SF50 | 1:50:24 | 5:14 |
218 | 30 | 7 | 186 | ANGELI ANNA | SF50 | 1:54:27 | 5:25 |
238 | 32 | 9 | 191 | CICCOLINI FEDERICA | SF50 | 1:59:25 | 5:40 |
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Oggi è stata una giornata tranquilla, di quelle perfette per correre, il freddo di questi mesi era mitigato da un caldo sole primaverile che splendeva su un limpido cielo azzurro.
Tutto è filato liscio. Organizzazione impeccabile. Nessuna coda quindi niente stress. Gli addetti ai lavori hanno fatto un ottimo lavoro, nel controllo del green pass ma soprattutto lungo il percorso, tutto perfettamente segnalato e chiuso al traffico. Che leggerezza, che liberazione!
I primi 5 km vanno via fluidi, Fossombrone è ormai alle spalle.
Passiamo la frazione di San Lazzaro, direzione Calmazzo. Guardo in alto, questo è uno dei punti più belli di tutta la gara, ho di fronte a me la Gola del Furlo; un meraviglioso canyon creato dall’incessante scorrere dell’acqua del fiume Candigliano, che scorre tra il monte Pietralata e il monte Paganuccio.
Il ritmo sale, accelerano i battiti, ascolto solo il rumore dei passi dei podisti che mi circondano e scandiscono il tempo. I chilometri scorrono… 17… e anche il cimitero è alle spalle, si torna verso Fossombrone. Gli ultimi 200 metri, finalmente il finish e la medaglia. Non vedo l’ora di sapere com’è andata la gara ai miei compagni di squadra, corro da loro… Non avevo dubbi: l’Atletica Urbania c’è!!!
Luca Boinega quinto assoluto, Lorenzo il gemello ottavo assoluto e primo di categoria, Nicola Borini decimo assoluto e secondo di categoria, Nunzio quinto di categoria, Raffaele ottavo di categoria, Valter il kapitano non sbaglia un colpo… terzo della sua categoria.
…E Stefano Santini? Uscito da un infortunio non poteva percorrere 21 km così impegnativi ma ha voluto esserci partecipando alla 11 km N.C. naturalmente arrivando primo.
Sono felice di aver partecipato, di aver incontrato molte persone e di aver chiacchierato piacevolmente con alcuni di loro. Un ringraziamento particolare ad Anna Maria Masetti… le tue capacità sono indubbie e per questo mi sento di esclamare che… sei la migliore!
Grazie mi sei stata di grande aiuto!
Cristiana
C’erano un italiano, i Magi e la Stella
Partenza di buon mattino dopo aver assolto piccoli doveri casalinghi; carico in auto la pattumiera con l’intento di scaricarla in paese negli appositi contenitori. Al ritorno scoprirò con stupore di aver riportato il pattume a casa. Che fretta c’era, maledetta pattumiera.
Approdo a Fossombrone, riscaldamento e via sulla linea di partenza. Attendo con ansia il primo sparo. Eccolo. Poi il secondo. Arriva. In attesa del terzo, mi munisco di piattelli e attendo il ‘tira!’ per lanciare.
Nemmeno il tempo di far passare una colonna sonora Western di Morricone per il pistolero che comincia la bagarre.
Da copione, mi defilo cercando spazio vitale sugli esterni. Questa volta sono talmente defilato che finisco a casa della signora Maria al primo piano per un piatto di tagliatelle. Due sforchettate al piccione arrosto e mi trovo di nuovo nella bolgia. Tento di sbagliare strada ma il carabiniere al servizio volontariato mi indica la retta via. Piccione arresto.
Al quinto chilometro razionalizzo di star viaggiando in modalità scampagnata domenicale, la bandana a scacchi bianca e rossa dell’atleta che mi precede lo conferma. Abbiamo la tovaglia per il picnic.
Entrando a Calmazzo noto un signore incazzato col gatto, intento a maledirlo per le tracce lasciate sull’Alfa bianco lucente appena uscita dal lavaggio. Romiao e Giulietta.
Al settimo chilometro le gambe cominciano a marciare veloci; decido comunque di evitare di spendere inutili soldi nel becchino e mantenere un ritmo costante senza forzare, evitando vani decessi.
A differenza di altre gare sfrutto ogni punto di ristoro ed eccola, incombe la pipì. Me la terrò fino a fine gara. Sarà medagliata anche la mia vescica.
In tanti chilometri si scambiano due parole. Conosco Fabio, Romagnolo di Gambettola che si lamenta per essere inciampato forse su un sasso sporgente oppure… chissà? Sgambettola.
Comincio ad essere affaticato, ma come una visione celestiale, come la Cometa per i Magi appare l’ultimo ristoro, con acqua e integratori. Stella Polase.
Taglio il traguardo di una gara piuttosto muscolare, dopo 21 km e 200 metri di dislivello con un ottimo tempo di 4 primi 23 secondi al chilometro, con un leggero rammarico: la frequenza cardiaca mi fa capire che forse avrei potuto osare di più.
Pian piano taglieranno il traguardo tutti gli atleti, di qualcuno particolarmente affaticato giungerà solo lo spettro. Ci si rifocilla un po’ coi biscotti del pacco gara. Ectoplasmon.
La mia attenzione cade su un atleta in completo bianco visibilmente stanco, con la mascherina FFP2 a mo’ di papalina sulla testa. Seduto sul prato, beve acqua e giochicchia con l’erba. Papa Germoglio.
Mi avvicino all’apposita sezione per vedere i risultati e vengo informato di una leggera disfunzione dei sistemi informatici. Attendiamo Michele, detto Mike, il tecnico. Puntuale e tempestivo l’intervento.
Come Mike,
ma chi sarai,
per fare questo al Mac.
Non tutte le informazioni sono strettamente veritiere, una sera coricandomi la gara si è manifestata nella mia testa, chiara e limpida. Senza averla corsa.
Dedico questa piccola soddisfazione personale alla mia famiglia e a mia moglie, che crede in mè, si adatta al mio stile di vita frenetico e alla mia alimentazione, alle sveglie di prima mattina e ai rientri in tarda serata.
La dedico a me stesso, con un altissimo dito medio alzato verso chi da bambino mi prendeva in giro per qualche chilo in più.
Non la dedico scaramanticamente al mio allenatore, aspettando un futuro prossimo e sperando che qualche podio almeno di categoria, in qualche sorta di disciplina, pian piano ci sbatta addosso. Valutiamo anche il Sumo.
Educate i bambini allo sport, non tutti saranno grandi campioni nelle discipline sportive ma avranno molte possibilità di essere campioni nella vita lottata di tutti i giorni. Lo sport è anche disciplina e rispetto delle regole e, ancor di più, rispetto delle persone.
Buon cammino, buona corsa e… attenzione ai sassi sporgenti: sia mai che finiate dentro qualche strampalato racconto.
Nicola Marinelli
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